Clementi, Nuccini e Reverberi nel reading dedicato a Carnevali

27 Feb 2014
Emidio Clementi propone con i Vessel (ovvero Corrado Nuccini ed Emanuele Reverberi dei Giardini di Mirò) "Notturno Americano (Le Ombre Parlano Piano del Sole)", un reading dedicato ad Emanuel Carnevali.
New York vista attraverso gli scritti di Carnevali, in particolare la sua opera più nota “Il Primo Dio”.

02 mar 2014 (dom) ROMA - Le Mura - Via di Porta Labicana 24
06 apr 2014(dom) RICCIONE (Rimini) - Teatro del Mare - Via Minzoni 1 - Prevendita

Ecco una registrazione integrale dello spettacolo al Chiedi Asilo di Avellino del 31 gennaio 2014 a cura di Radio Cometa Rossa

Il Mercato Nero - Società Drastica

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01 Passo Falso 03:17
02 Miracoli 03:24
03 Esche Vive 03:19
04 Ineluttabilità 02:41
05 Saccopelista 02:42
06 Tossico 02:57
07 Nduja 02:35
08 Automobile 03:27
09 Demoni 03:12
10 Inferno 06:44
11 senza titolo 07:52


Anno: 2014
Durata totale: 42:05
Etichetta: Seahorse Recordings
Produzione artistica: Matteo Dainese
Produzione esecutiva: Il Mercato Nero, Davide Toffolo, Enrico Molteni, Patrik Conoci, Alessandro Ferraro, Aurora Giroldi
Testi: Manuel Fabbro
Musica: Matteo Dainese, Manuel Fabbro, Egle Sommacal
Federico Mansiutti: tromba in 01, 05, 09 e 10
Martina Dainese: voce in 02
Bara'Njaje Djouf: voce in 10
Registrato nel 2012 da Matteo Dainese tra Lignano e Udine
Mixato nel 2012 da Marco Lega e Matteo Dainese a Firenze
Masterizzato nel 2013 da Shawn Hatfield all'Audible Oddities di San Francisco
Grafica: MerdaTM
Fotografia di copertina: Elia Falaschi

01 Passo Falso
Troppo scrauso per l'erre-a-pi ma mi diverto come avessi fatto tredici.
Senti qui, ti propongo un brindisi:
"a te che ascolti versi torti, suoni storti, completamente malaccorti".
Mentre prego, mi schiarisco la laringe.
Solutore come Edipo con la sfinge.
Sono contento: il mio basso suona lento.
Rilassamento.
Di questo beat non mi lamento.
Questo momento è di zero sbattimento.
Questo al rap è il mio ringraziamento.
Questo è un altro passo falso dell'Hip Hop.
Dicono (dico no).
Crogiolarsi, svegliarsi nel sole.
Sfarsi, gustarsi, come un frutto strano, come un tesoro raro.
Abbasso la testa ai maestri, con del rap di cartapesta.
Scratch e frista, Dj Gruff è diventato il mio analista.
Non scendo in pista, sto in un angolo guardando tutta 'sta mischia.
Qui c'è aria di esclusione;
con affetto dal Nord Est di Pordenone.
Questo è un altro passo falso dell'Hip Hop.
Dicono (dico no).

02 Miracoli
E' una corte dei miracoli: tutti in cerca di una svolta.
Non do nessuna colpa a quest’ideologia sconvolta.
La verità è ancorata al fondo.
Ideologia parola morta.
Ideologia contorta.
Stritolato dai tentacoli di questa intransigenza,
siamo ai ferri corti e non c’è corrispondenza.
La carcassa marcia, vai!
Ideologia parola morta.
Ideologia è carne morta.
Mi da fastidio il solo ricordare la tua voce.
Delle mie emozioni eri la fonte, mo’ sei foce.
Sarai la croce, per ora tace, ma brucia come stare fermi sulla brace.
Questa è la tomba dei miracoli, non dei beneficiari.
Tolti questi stronzi sono tutti quanti uguali.
La differenza la fai tu.
Ideologia è carne morta.
Ideologia cosa contorta.
Pace se è inascoltabile.
Risultando con la penna poco abile.
A mala pena trovo l'aggettivo inqualificabile.
La dispensa vuota mi mostra la sua frusta.
Scarificazioni d'Accademia della Crusca.
Prevale l'ignoranza quella vera, sii sincera.
Eri bella come la prima stella della sera.
Mi da fastidio il solo ricordare la sua voce.
Delle mie emozioni era la fonte, mo’ la foce.
Sarà la croce, per ora tace, ma brucia come stare fermi sulla brace.
Qui giace Magredo Latitante,
la sua lapide è una fra le tante.
Senza fiori, solo ortiche e piante grasse.
Nera come pece o spenta brace.
Il solito finale con poca luce
mentre il suo cuore urla atroce sottovoce.
Che fastidio. Ricordare.
E’ una corte dei miracoli e non è la prima volta,
che mi trovo ad annegare in quest’oceano di mota.
Era una parola e ora l’hanno tolta.
Ideologia ingoiata a forza.

03 Esche Vive
Ho rapporti conflittuali con la frenologia.
Come noterai ho davvero zero simpatia verso una terapia, scienza inesatta.
E' molto più efficace masticare una blatta.
Senza medicinale è tutto più naturale e i tuoi test sono vani.
Inutile distendersi sui divani, per esser sani basta stringere delle mani vere.
Boicotto il CSM e tutto il suo sapere.
Se vuoi sapere bene, io parto greve:
nel museo delle cere in cui mi vuol far vivere
tendo a separarmi dal mio essere.
Diffido di tutto ciò che mi hanno propinato fin da bambino.
Questo è il potere dello stato: rapinarti nel profondo.
Non importa poi se la tua vita è meno bella,
dal canto loro forse è solo per la parcella.
Scartabella pure nei tuoi archivi.
Scavando nella mente non se ne esce vivi.
Analisi società drastica.
Non ho capito cosa mangia, ma mastica.
È spastica come tutta sta faccenda.
Io faccio ammenda ma non c'è pillola che tenga.
Ho rapporti conflittuali con la frenologia.
Hai notato che ho davvero zero simpatia verso una terapia, scienza inesatta?
E' molto più efficace masticare una blatta?
Senza medicinale è tutto più naturale? I tuoi test sono vani?
Inutile distendersi sui divani.
Ormai son fuori moda.
Per esser sani basta stringere delle mani vere.
Boicotto il CSM e tutto il suo sapere.
Analisi società drastica.
Non ho capito cosa mangia, ma mastica.
È spastica come tutta sta faccenda.
Dottore non si sorprenda se non c'è pillola che prenda.

04 Ineluttabilità
Non preoccuparti di come ti comporti anche se la sera caghi sopra i morti.
Qualcuno dice che se hai una cicatrice devi aver avuto una cattiva levatrice.
Nella valle l'eco si confonde, si nasconde la nebbia all'incontro con la morte.
Ed è forte quando il diavolo ti sbatte in faccia le porte.
L’Ineluttabilità della vita.
Un bambino sano ci mette tredici anni,
poi ha l'accesso alla pistola
e al piano per far capire a tutti quanti le idee da portare avanti.
L’Ineluttabilità della vita.
Dio vedendomi è passato oltre e la coltre è bianca e spessa.
Dio vedendomi è passato oltre.

05 Saccopelista
Sono fuori dal Ser.T.
Fumo, poi Ser.T.
Bevo dal Ser.T.
Spaccio del Ser.T.
Ho rispetto del Ser.T.
Bevo del Ser.T
Piscio nel Ser.T.
Vesto da Ser.T.
E anche stamattina mi sono svegliato che c'era la brina in cucina.
C’era un freddo da cantina.
Manca il caldo sociale: qui non vi è traccia di riscaldamento globale.
Batto i denti, accidenti, complimenti,
il freddo a -20° spezza i denti.
Fuori dal Ser.T.
Muori col Ser.T.
Cago sul Ser.T.
Marcorella da Ser.T.
Escluso dal Ser.T
Piscio sul Ser.T.
Fame col Ser.T.
Mangia un dessert.
Quando esco dal sacco a pelo, vecchio mio c'è il freddo vero.
Qui siamo in pedemontana: solo boschi nema metropolitana.
L'unica cosa che decisamente devo fare è trovare un posto al caldo che non ha…
Rivolti gli occhi al cielo, mi sa che pioverà.
Sono un saccopelista e mi difendo da me.
Sono un saccopelista e ben mi sta.
Sono un saccopelista e così non va.
Sono un saccopelista non barboneggio in città.
Sono un saccopelista..
No. Sei un sacco di merda.

06 Tossico
Un altro tossico è stato seppellito oggi, ce n'erano tanti altri mogi.
Non erano contenti come le sorelle Goggi
ma piuttosto tristi come gli juventini dopo Luciano Moggi o i genitori di Chiara Poggi.
E tu sfoggi looks like lontano dal sapone and what’s your life style like bazzichi in stazione.
Ti gratti: scabbia. Mi dà che vivi in un bidone.
Sei alla frutta.
Doveva accadere proprio oggi che piove ed io non ho né ombrello né candela.
Neanche un gatto che si muove.
Niente storie nuove.
La gente di ero muore. Di ieri anche.
Braccia di buchi stanche.
E tu buttati in un fiume senza branchie.
Non ho scheo per far la vita del tossico.
Minchie con la morte in punta di cazzo.
Grinfie perniciose che ti riducono a un cicisbeo.
Ed ho zero scheo per fare la vita da tossico.
Quasi quasi me ne vanto, perché no?
Questi menano se sentono quel che dico loro
e li coloro di marrone senza stemperare con l'acqua.
Sei merda.
Anzi no, la merda ha un valore.
Non ho scheo per far la vita del tossico.
Non riesco a tenere il ritmo del Truce Klan, della droga pesante non sono un fan.
Testarla è un conto e ti racconto se vuoi:
è come un vecchio che si guarda nello specchio.
Nel lavello c'è uno spicchio di limone,
nel riflesso del cucchiaio la tua faccia da coglione.
Non ho scheo per fare la vita del tossico.

07 'Nduja
Sono in overdose da documentario.
Niente di plausibile appuntato al mio diario.
Sorride sempre la mia bambola hawaiiana.
Accanto a lei una foto di Bonatti tutta stropicciata.
Sono tutti quanti in terapia anti stress.
Amici benvenuti.
Io non arrivo da Bucarest.
Mi scuso se ci sono lacrime nei fogli che ti scrivo.
Teoria del vuoto frigo.
Dipingo giuste note dentro al rigo.
I capelli sono diventati bianchi.
Anche loro sono stanchi di passare il tempo in mezzo a glandi.
Il tempo è fatto di rimandi.
Ma perché piangi?
Adesso ti vergogni di te stesso?
Il tuo singhiozzo irrompe spesso.
Qui in Italia la giustizia langue.
Con i romeni non balli il merengue.
Barattoli d’ 'nduja calabrese rosso sangue.
Condivisi ad Acquitrino Terme.
Fame, freddo, solitudine.
Citazioni nella testa tra il martello e l'incudine.
Certezza del regime.
Ambiente ignobile.
Un safari ostile.
Acida bile.
Bestie feroci fuori dal cortile.
Cani incatenati nel canile.
Bambini violentati nello splendido Brasile.
Lumache avvolte nel sudario.
Le lenti sporche all'osservatorio.
Günther Messner sepolto vivo dal ghiacciaio.
Rifiuti tossici: è un immondezzaio.
I soldati morti negli ossari commentano i rari libri letti dai bibliotecari.
Se la televisione è un giogo.
È un giogo che io disapprovo.

08 La Mia Automobile
Con la mia automobile sono stato anche a Bibione.
Quanta strada ho fatto per rivedere il sole.
Con la mia automobile ho percorso tanta strada.
Con la mia automobile domani si vedrà.
Con la mia automobile sono andato anche a Pescara a trovare una ragazza che ora non lo è più.
Con la mia automobile ho trovato anche l'amore.
Tira giù i sedili che ora lo si fa.
Con la mia automobile ho passato anche il confine.
Nella mia automobile han trovato quattro clandestine.
Con la mia automobile ho fatto tanti guai.
Con la mia automobile non ci si ferma mai
Con la mia automobile ho bevuto aspro vino.
E la mia automobile ha investito anche un bambino.
Ora la mia automobile, che è sotto sequestro, mi manca dove sono adesso.
Non ho mai esibito la patente a nessun agente giuda prepotente che vive intimando Alt alla gente.
Io non riesco a stare in un abitacolo astringente.
Vivo schivando il presente.
Il guidatore distratto investirà, il ciclista bersaglio diventerà.
Allora gambe in spalla si cammina.
Il corpo è un altro mezzo di trasporto.
Il corpo è il mio mezzo di trasporto.
Il corpo è la mia automobile.

09 Demoni
Anche lei ha i suoi demoni
per toglier dalla testa 'sti frastuoni
non le bastano iniezioni
con l'intenzione
lei si taglia a fondo la frustrazione
ingurgita calmanti
in dosi da elefanti
per andare avanti
tutti quanti
si trascinano come zombie
abbronzati come gonzi
nelle fiamme come i bonzi
Mangi
avanzi degli avanzi
della catena alimentare, anzi
e tu pranzi nelle catene alimentari
e ceni, pare da peso elementare
ti incateni alla bilancia
e produci consumo al dietologo
Dai la mancia
e già so come va a finire
proprio come tutti i giorni
come tutti i sogni, col risveglio
Ti rubi nella testa
tagliano tagli solo abbagli zero spiragli
troppo buio e troppi sbagli
si sa come va a finire
come tutti i giorni
come tutti i sogni, col risveglio
Intrappolata
nella differenziata
dove la getti tutta la plastica bruciata
Come combatti tu i mulini a vento
con Don Chichotte, Sancho Panza e gli amici della
Mancia
della Mancia
e già so come va a finire
proprio come tutti i giorni
come tutti i sogni, col risveglio
Ti rubi nella testa
tagliano tagli solo abbagli zero spiragli
troppo buio e troppi sbagli
si sa come va a finire
come tutti i giorni
come tutti i sogni, col risveglio

10 Inferno (Il seme del cipresso piantato da dio all'insaputa del diavolo nel giardino dell'inferno)
"L'inferno sono gli altri" diceva Jean Paul Sartre.
Scrivendo parole a caso su mezzi fogli di carta.
Non sono il tipico intellettuale da Montmartre.
Ho un’aspettativa di vita: tracciato asfaltato, go kart.
E dio con te gioca a freccette.
Il diavolo stavolta la coda non ce la mette.
La tua anima si genuflette.
Il tuo corpo morto esposto al Louvre tagliato a fette.
Come la mucca di Berna tagliata a fette.
Non posso credere agli esempi che mi citi.
Guardati due film per la regia di Sergio Citti.
Continua pure a vivere in una great big city.
Infognato e trito in pieno: cibi fritti e falsi miti.
Hai un complesso d’inferiorità represso.
Tu sei carne da cipresso.
La natura vince ancora e fa il suo corso.
Mogano spesso.
Oppresso dalla morte che ti viene appresso con doppio passo.
Sospingendo in salita questo pesante masso.
Sei guasto.
Tutto questo per una stanza in un albergo a ore.
Un albergo a ore troppo caldo per l'inferno.

Il Mercato Nero

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Il Mercato Nero è un trio composto da Manuel Fabbro (voce e basso), Egle Sommacal (chitarra) e Matteo Dainese (batteria).
I tre avevano già suonato insieme nella formazione degli Ulan Bator che pubblicò Nouvel Air nel 2003.


Il Mercato Nero ha pubblicato l'album Società Drastica con la Seahorse Recordings nel 2014.
"La musica del Mercato Nero non ricorda nessuna delle precedenti esperienze dei suoi componenti,in quanto è composta da un originalissimo parlato,un rap “che non è rap” (che dell’hip-hop eredita certe cadenze,ma non i contenuti) che va a sposarsi con un tessuto musicale estremamente variegato e ricercato." (Audiofollia)

DISCOGRAFIA
Società Drastica (Seahorse Recordings, 2014)


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Cattive Abitudini a fumetti: sabato 15 Clementi e Costantini dal vivo

12 Feb 2014
Cattive Abitudini é il titolo del quinto album dei Massimo Volume che si trasforma grazie alla matita di Gianluca Costantini da traccia sonora a traccia disegnata, nel libro uscito l'ottobre scorso per GIUDA Edizioni.

Le tavole originali sono in mostra sino al 1° marzo 2014 alla galleria d'arte contemporanea D406 di Modena, in via Morone 31/33.
Sabato 15 febbraio, alle ore 18 (sempre alla D406), performance dal vivo di Emidio Clementi e Gianluca Costantini.

Anteprima su RollingStone: La Bellezza Violata.
Anteprima su Rumore: Avevi Fretta di Andartene.
Anteprima su Issuu: Robert Lowell.

Gianluca Costantini è un disegnatore e artista, curatore di mostre di fumetto e direttore artistico di numerosi progetti editoriali underground ormai storici, nonché ideatore del progetto G.I.U.D.A.. Ha pubblicato storie brevi in diverse lingue, Graphic Novel come Julian Assange, Cena Con Gramsci e L’Ammaestratore di Instabul.
Cattive Abitudini è composto da dodici canzoni che raccontano storie di personaggi ossessionati da peccati quotidiani, ai bordi del nazionale varietà, ai bordi della storia narrata dalla plagiata umanità, ai bordi di un letto in una stanza a cui non bussa nessuno. Si incontra Robert Lowell, il poeta americano cui è dedicato il primo brano, ma indirettamente Manuel Agnelli in Le Nostre Ore Contate. I personaggi assumono caratteri, volti, sorrisi: diventano spettri fantasmatici, evocati dal tocco sornione di Costantini che cambia stile e ritmo con l’agilità di un gatto. I testi di Emidio “Mimì” Clementi smettono di essere parte di una musica, che ciascuno potrà anche in qualche modo sussurrare, e si trasformano in parte integrale di un fumetto che racconta storie che forse abbiamo intuito, ma certo prima non avevamo visto.