Emidio Clementi intervistato da ViviMilano


Questa è un'intervista pubblicata nel 2003 su Vivimilano.it (portale del Corriere della Sera) e convertita in HTML dal file DOC originale gentilmente speditomi da Francesco Casuscelli.

INTERVISTA AD EMIDIO CLEMENTI - vivimilano

Emidio Clementi e Blixa Bargeld. Due voci. Due bellissime voci modulate su frequenze particolari, difficili da definire. Voci color petrolio, capaci di reggere la scena senza bisogno di nessuna scenografia, di nessun accompagnamento musicale, di nessun fronzolo estetico. Due voci fatte di indiscutibile “sostanza” e di elegante “forma”. L’ex leader dei Massimo Volume e l’attuale mentore dei tedeschi Einstürzende Neubauten, sabato 4 ottobre si troveranno sullo stesso palco, quello del Teatro dell’Arte, in occasione di “Eurotribu”, vero e proprio festival delle nuove espressioni culturali, pronto a tagliare il traguardo della seconda edizione.
Sia Blixa Bargeld, sia Emidio Clementi, saranno impegnati in un reading, cioè una performance live fatta di parole recitate, “sostenute” (talvolta) da un discreto accompagnamento sonoro. Il musicista tedesco porterà all’attenzione del pubblico milanese il suo spettacolo dal titolo “Rede/Speech”, mentre Clementi metterà in scena “La notte del Pratello”, radiodramma diviso in più episodi, impreziosito da suoni jazz, elettronici, per nulla convenzionali. In vista dell’esibizione milanese, Emidio “Mimì” Clementi ha accettato di parlare del suo presente, del suo futuro prossimo e soprattutto del suo passato, legato a doppio filo all’esperienza (musicale ed umana) coi Massimo Volume.
E’ la domanda di molti: perché nel gennaio del 2002 i Massimo Volume si sono sciolti?
«Quel progetto è terminato perché aveva dato e detto tutto. L’energia si era esaurita».

La tua frase sembra l’epitaffio di una storia d’amore…

«Per certi versi i Massimo Volume hanno rappresentato una storia d’amore. E come spesso accade, anche le storie d’amore possono finire».
In genere, per molti artisti, l’etichetta Mescal rappresenta un ambito punto d’arrivo, piuttosto che una base di partenza. Cosa ti ha spinto a staccarti dalla struttura di Nizza Monferrato?
«Una volta scioltosi il gruppo, mi è sembrato più giusto non sfruttare i “contatti” nati durante la vita dei Massimo Volume. Insomma, ho preferito cercare una strada personale, sia per rispetto verso me stesso, sia per rispetto verso i miei ex compagni di viaggio. Ora lavoro con la Homesleep, e mi trovo bene».
Qualcuno, nei mesi scorsi, ha insinuato che fra te e la Mescal il rapporto col passare del tempo si fosse deteriorato a tal punto da rendere impossibile ogni collaborazione.
«Non c’è nulla di vero in questa affermazione, e mi stupisco che possano circolare voci di così basso livello. Fra me e la Mescal non c’è mai stata nessuna rottura netta o traumatica. Io stimo moltissimo l’etichetta di Valerio Soave».
Fra pochi mesi tornerai nei negozi con un nuovo album, una nuova band e molto probabilmente anche con un nuovo romanzo dopo gli apprezzamenti raccolti col precedente “La Notte del Pratello”. Puoi svelarci cosa stai producendo nella tua casa di Bologna?
«Il disco degli El Muniria (questo il nome del nuovo ensemble guidato da Clementi, N.d.R.) uscirà a gennaio. L’album conterrà dieci canzoni al massimo ed avrà una durata complessiva di quaranta minuti circa. Non sarà dunque un lp lunghissimo, ci saranno delle incursioni elettroniche, e non sarà distante da quello che per dodici anni ho fatto coi Massimo Volume».
Canterai o reciterai i testi da te scritti?
«In gran parte saranno testi recitati».
Ci saranno degli ospiti?
«Sì. Manuel Agnelli degli Afterhours sarà uno di essi».

Dopo la pubblicazione del disco ci sarà una tournée?

«E’ probabile. Ho una gran voglia di tornare a suonare dal vivo».
Stai scrivendo anche un nuovo libro, esatto?
«Sì, proprio in questi giorni lo sto ultimando: è un romanzo autobiografico. Al momento non ho ben chiara la data di pubblicazione: ci sto ancora lavorando».
Fra le tante etichette che ti porti addosso, c’è anche quella di “intellettuale”: ti pesa questa definizione oppure non ci fai caso?
«Non sono un intellettuale e non mi reputo neppure tale. Ho una cultura media. Non sono neanche laureato».
Domanda diretta: chi è Emidio Clementi?
«Domanda difficile: in questo momento non saprei dare una definizione di me stesso».
Da dove trai l’ispirazione per i tuoi testi così taglienti, crudi, visionari?
«Dalla realtà, dai libri, dal cinema, dalla musica, da molte cose. Mi piace osservare con attenzione ciò che ho attorno».
Qual è il tuo rapporto con le parole?
«Scrivere – ha puntualizzato l’artista - è la cosa che so fare meglio. Mi piace, mi stimola, mi attrae. Ho un bisogno quotidiano di tradurre in parole, pensieri, immagini, idee».
Dopo l’uscita del nuovo disco, per te sarà tempo di tour. Hai consapevolezza del fatto che tanti fans, quando sarai sul palco, ti chiederanno di cantare canzoni estratte dal repertorio dei Massimo Volume?
«Lo so, però dal vivo non credo che ci sarà spazio per il passato. Non eseguirò brani dei Massimo Volume. Non li eseguirò per parecchio tempo».

Francesco CASUSCELLI

INFO
SABATO 4 OTTOBRE 2003
BLIXA BARGELD + EMIDIO CLEMENTI
Inizio spettacoli: ore 20,30
Ingresso: 15 euro
Luogo: CRT-Teatro dell’Arte - via Alemagna, 6 - Milano
Telefono: 02.88.12.98

SUL WEB
http://www.mescal.it (sito dell’etichetta che ha prodotto i lavori dei Massimo Volume)
http://www.homesleep.it (sito dell’etichetta con la quale lavora al momento Emidio Clementi)

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